6 Agosto 2010
MIGLIAIA I POSTI DI LAVORO A RISCHIO PER IL

 

Sono migliaia i posti di lavoro a rischio nelle campagne siciliane per via dell’aumento del costo contribuivo per l’assunzione. L’aumento, in vigore dal primo agosto scorso, è stato determinato dalla manovra finanziaria e dalla mancata stabilizzazione delle agevolazioni contributive per zone agricole montane e per zone agricole svantaggiate accordata negli ultimi 5 anni e mezzo.
“Il rincaro è insostenibile – sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alfredo Mulè e Giuseppe Campione – e ci saranno  inevitabili ricadute sui livelli occupazionali. La mancata proroga colpisce il processo di maggiore trasparenza nei rapporti di lavoro messo in atto gli imprenditori onesti che sono spesso esposti al fenomeno della concorrenza sleale di soggetti che sfruttano la manodopera illegale e l’occupazione in nero. Mantenere la stabilità del costo del lavoro rappresenta  un elemento necessario per promuovere il buon lavoro e riconoscere un concreto vantaggio competitivo a quelle imprese che hanno reale interesse a permanere nella legalità e nel sistema contrattuale –i dirigenti Coldiretti.
“In Italia  – ricordano ancora Mulè e Campione – il settore agricolo sconta livelli di pressione contributiva ben più alti della media europea e nettamente superiori a quelli vigenti nei paesi primi competitori del settore agricolo (Italia 43% - Grecia 10,00% - Gran Bretagna 12,80% - Spagna 15,50% - Germania 17,70% - Polonia 19,89%).
“L’aumento del costo del lavoro rappresenta un ulteriore danno per gli imprenditori agricoli – concludono il presidente e il direttore -  di fronte al quale occorre subito intervenire. E’ indispensabile che,  così come affermato da Antonio Azzollini, presidente della Commissione Bilancio del Senato, si risolva il problema recuperando le risorse per la stabilizzazione dei contributi o trovando almeno la copertura fino a fino anno, a partire dal 30 luglio. L’affermazione è stata fatta al termine della manifestazione organizzata a Bari lo scorso 23 luglio  a cui hanno partecipato le regioni del Sud e di cui attendiamo concreta attuazione”.  

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