36 centesimi. E’ il prezzo pagato oggi agli allevatori siciliani per un litro di latte che sul mercato i consumatori acquistano ad oltre un euro e spesso non sanno neanche cosa comprano. In altre parti d’Italia, invece, il prezzo che l’allevatore riesce ad ottenere è di 42 centesimi.
E’ la denuncia della Coldiretti siciliana che ha proclamato la mobilitazione per il latte siciliano che vedrà nei prossimi giorni una serie di iniziative in tutta l’Isola.
Nella nostra Regione - rileva l’organizzazione - la produzione di latte è di 1.893.000 quintali e l’import è pari a 1.987.620 quintali. L’importazione è costituita, oltre che dal latte trattato a lunga conservazione, prevalentemente da prodotti semi-lavorati: cagliate, polvere di latte, caseine, caseinati e altri.
“La dimensione del fenomeno, in costante crescita, ci penalizza prima come allevatori e poi come cittadini-consumatori. Sono a rischio le nostre imprese, tutta la filiera e la genuinità e la sicurezza del prodotto italiano – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione.
“I nostri allevatori non riescono a coprire i costi di produzione – aggiungono - mentre i consumatori pagano sempre di più i prodotti lattiero-caseari . E ciò nonostante gli allevamenti italiani siano i più sicuri e controllati in Europa.
“Bisogna rivalutare e rivitalizzare il nostro patrimonio zootecnico e dare le giuste risposte alle migliaia di aziende che operano nelle zone interne della Sicilia – concludono i vertici Coldiretti- e che salvaguardano il territorio”.
5 Aprile 2011
CONSUMARE IL LATTE 100% SICILIANO –