“Mentre i produttori di latte e formaggi stanno vivendo una crisi senza precedenti, i consumatori acquistano prodotti caseari di cui si conosce il colore ma non la qualità e la provenienza”.
E’ quanto affermano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alfredo Mulè e Giuseppe Campione, a proposito della mozzarella rosa trovata in un supermercato di Castellaccia (Pa).
“Dopo la mozzarella blu, quella rosa rappresenta un chiaro e allarmante segnale di quanto sia indispensabile una cultura dell’acquisto di prodotti di cui si conosca la provenienza e si abbia contezza del contenuto – aggiungono.
“In Italia l'indicazione della reale origine per i prodotti lattiero caseari è obbligatoria solo per il latte fresco, ma non per quello a lunga conservazione, per lo yogurt, i latticini o i formaggi –proseguono i vertici Coldiretti.
“Almeno tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle in vendita è fatta acon latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta.
“Continuare così significa moltiplicare i danni agli imprenditori agricoli con effetti economici molto gravi per una concorrenza sleale nei confronti delle aziende che utilizzano esclusivamente latte ottenuto nelle stalle nazionali.
“Per questo diventa indispensabile che l’assemblea regionale siciliana approvi la legge sull’incentivazione dei prodotti locali – concludono Mulè e Campione. Bisogna permettere ai siciliani di preferire il latte, le mozzarelle e le tante specialità casearie prodotte nell’Isola che invece gli allevatori sono costretti a svendere”.
30 Agosto 2010
DOPO LA MOZZARELLA BLU, QUELLA ROSA